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soNOSolidale giovedì 02 agosto 2018 ore 10:19

Cambio della guardia per l’Unicef a Pisa

​Il presidente che progettava giocattoli



PISA — Completato il mandato come Presidente del Comitato Unicef della Provincia di Pisa (durata: 4 + 4 anni) della dott. Patrizia Falcone, il Comitato ha individuato come successore il Prof. Giuseppe De Benedittis. Volontario Unicef sin dal 1994 (il Comitato di Pisa era stato fondato nel 1992 dalla dott.ssa Annamaria Vignale, pediatra, dirigente dell’ONMI), ne ha vissuto i tempi “pionieristici” in cui non avendo ancora l’associazione una sede propria, i volontari erano ospitati nella Biblioteca del Liceo Buonarroti. Poi fu trovata una sede in via Volturno dove, nel corso degli anni, alla Presidente Vignale successe Giuliana Boggioni, proveniente dall’Amministrazione Provinciale e poi, nel 2010, la Dott.ssa Patrizia Falcone, regista teatrale ed esperta di comunicazione. La dott. Falcone ha retto la barra del Comitato di Pisa in anni non facili, riuscendo a far crescere non solo il numero dei volontari a Pisa e in altri comuni della Provincia, primo fra tutti  S.Croce sull'Arno, ma anche a creare molti eventi culturali e convegni a favore di Unicef, sviluppando così legami con Associazioni ed Enti, riuscendo ad ampliare il numero delle scuole aderenti al Programma UNICEF-MIUR "Scuola Amica", così come il numero dei comuni aderenti al Programma UNICEF "Città amica dei Bambini e delle Bambine" e promuovendo sul territorio pisano vari “Baby Pit Stop” UNICEF (punti di riferimento per l'allattamento al seno). Con lei il Comitato ha trovato una nuova sede, nel quartiere di Porta a Lucca e durante i suoi mandati i contributi arrivati all'Unicef nazionale dal territorio pisano sono stati di circa due milioni di euro. Dunque un ben arduo compito quello del Prof. De Benedittis che succede a tre grandi donne! Ma quando l’abbiamo intervistato la prima cosa che ci ha detto è stata la certezza di poter contare su di loro, in primis la dott. ssa Falcone che, da statuto UNICEF, ha acquisito di diritto lo status di “Past President” e poi le altre, Annamaria Vignale e Giuliana Boggioni, per la grande stima e riconoscenza che nutre nei loro confronti. 

Quindi chiediamo al Prof De Benedittis di dirci qualcosa di sé: prof, perché? Ci risponde che è stato insegnante di inglese nelle scuole superiori, in principio in un liceo linguistico di Firenze e negli ultimi anni in alcune superiori pisane: l’ITC Pacinotti, l’Alberghiero Matteotti di Pisa e infine l’ITIS “G.Marconi” di Pontedera. 

Ma l’Unicef? Lei, professore, insegnava ai grandi, ma pensava ai piccoli? In realtà, ci ha risposto, ci sono state lunghe esperienze, nella sua vita, legate al mondo del gioco e dell’editoria per bambini e adolescenti che, a dire il vero, in qualche modo continuano tutt’ora che è in pensione. Queste esperienze l’hanno visto progettare giochi e giocattoli e occuparsi di un laboratorio sperimentale del gioco presso la Stella Maris di Calambrone. Dal gioco e dai giocattoli ai libri-gioco e alle pubblicazioni per bambini il passo è stato breve: ci ha ricordato i (suoi) libri per la Coccinella abbinati a piccoli trenini o automobiline a molla, il libro "TIC-TAC" (con un orologio vero) e i libri “Flipper” con palline o ranocchi saltellanti. Ma ci è rimasta impresso il racconto della sua esperienza lunga e variegata con tante pubblicazioni Disney per le edicole: Topolino, Cip&Ciop, Minnie, Le Giovani Marmotte, Papercolor, etc., fino a oggi, in cui porta avanti una redazione di studenti che scrivono su QUInos.it

Ma perché l’Unicef? Quando mi fu proposto di affacciarmi all’Unicef, e ricordo benissimo quell’incontro, ci ha risposto, stavo vivendo un momento di ripensamento: da una parte c’erano i bambini fortunati a cui non mancava niente, dal cibo ai giochi che anch’io progettavo per loro, dall’altra, ogni giorno di più, si venivano a conoscere le situazioni, all’ora all’estero (oggi anche in Italia) in cui migliaia, anzi milioni di bambini mancavano di tutto e le cui vite erano spesso straziate dalla guerra che li strappava dai genitori e dalla loro terra. Così risposi all’appello e decisi di diventare un volontario Unicef, consapevole che quello che avrei potuto fare era poca cosa, ma che, unito alle azioni di tutti gli altri volontari e con i contributi piccoli o grandi di chi fosse coinvolto nei nostri programmi, avremmo costituito una “task force” di sicuro grande impatto che avrebbe saputo contribuire per porre un limite a quelle tragedie. Questo con l’auspicio che la buona volontà e l’esempio possa muovere sempre più persone, fino agli stessi governanti, affinché a tutti i bambini e alle famiglie sia assicurata una prospettiva salutare di vita. 

A questo punto, conquistate anche noi dal grande progetto Unicef, abbiamo chiesto al prof, prima di terminare l’intervista, se ci poteva anticipare qualcosa dei suoi programmi, in qualità di Presidente del Comitato di Pisa. Primo obiettivo, ci ha risposto, sarà proseguire sul solco tracciato e far crescere la conoscenza dell’operato dell’Unicef e, con questo, attivare la partecipazione fiduciosa del maggior numero di persone, comunità e aziende ai programmi Unicef. Questa organizzazione, per il fatto che è ben diffusa nei territori nazionali, ma è allo stesso tempo un grande organismo sovranazionale, (proviene dall’ONU), può davvero contribuire, in modo diretto o indiretto, a salvare e a rendere migliore la vita a milioni di bambini nel mondo. 

Comitato Provinciale UNICEF di Pisa (e provincia): Via di Gello,73-  cell.sede: 335 5337758   -  comitato.pisa@unicef.it.

(nella foto: un volontario svizzero dell'Unicef gioca insieme a dei bambini)

Chiara Nardone 4 Scientifico “S.Caterina”

Teresia Caliendo 4A “Carducci”


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