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soNOStato martedì 28 febbraio 2017 ore 05:53

CERN: una visita sorprendente

Come innamorarsi della Fisica.



  1. Il 20 febbraio le nostre classi 4A e 4B del Liceo Classico XXV Aprile hanno visitato, a Ginevra, l'Organizzazione (in francese: Conseil) Europea per la Ricerca Nucleare, meglio conosciuta come CERN. Ideato nel 1952, il CERN si può dire nato nel 1954, solo pochi anni dopo la fine della 2a Guerra Mondiale, quando 12 nazioni europee decisero di mettere i loro scienziati in condizione di sviluppare la ricerca in campo fisico con l’ambizione di raggiungere un primato. E in effetti, personalità di grandissima rilevanza hanno lavorato attivamente al CERN, tra i quali tre premi Nobel per la fisica: Carlo Rubbia e Simon Van de Meer (Nobel nel 1984), Georges Charpak (nel 1992 ) e, recentemente, nel 2013, Peter Higgs e Francois Englert per la scoperta del “bosone”. Nel CERN vengono studiate le particelle e il loro movimento per mezzo dei cosi detti acceleratori; i principali sono sette, costruiti in periodi diversi, e hanno scopi differenziati. Fra tutti il più importante è il Large Hadron Collider (LHC), il più grande acceleratore del mondo che è utilizzato per diversi esperimenti. Uno di questi è il CMS, finalizzato allo studio delle collisioni tra particelle, a cui a noi del Classico di Pontedera è stato possibile assistere. L’LHC è il più grande solenoide superconduttore al mondo con i suoi 15 m di diametro e i 22 m di lunghezza, per un peso di 14.500 tonnellate: uno dei risultati raggiunti con il suo utilizzo è stata la possibilità di scoprire e osservare sperimentalmente il bosone di Higgs e altre nuove particelle. Fra le curiosità abbiamo appreso con interesse che nella costruzione di questo eccezionale solenoide sono stati riutilizzati molti “materiali derivati dal riciclaggio”. Per esempio i residui bellici utilizzati per scopi scientifici, come i bossoli di ottone della Marina Militare Russa. L’Italia collabora con il CERN tramite l’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) che comprende circa 1800 dipendenti, 4000 collaboratori - universitari e non, 1300 tra giovani laureandi, borsisti e dottorandi. Anche se non si è appassionati della fisica, dopo essere entrati di persona nel CERN e aver avuto la possibilità di assistere a un esperimento delle dimensioni del CMS, indossando i caschetti di protezione e prendendo il mega e velocissimo ascensore che ogni giorno porta nelle profondità della terra scienziati e fisici di tutto il mondo, non si può non rimanere in qualche modo “rapiti” e un po' "innamorati" della fisica. E così è stato per noi studenti del Classico di Pontedera. Aver potuto osservare di persona ciò che avevamo conosciuto solo nelle pagine dei libri di testo e aver assistito alle grandiose esperienze scientifiche di cui sin qui avevamo sentito solo parlare, ci ha fatto diventare tutti se non innamorati almeno curiosi e interessati per la fisica sperimentale, anche grazie all’entusiasmo trasmessoci dagli uomini e donne scienziate, moltissimi erano poco più grandi di noi, che ci hanno d guidato all’interno del CERN. È stata certamente un’esperienza che dimostra la grande validità delle uscite didattiche, troppo spesso sottovalutate e viste come perdita di tempo rispetto alle lezioni curricolari.

Giulia Rubiconto 

4B Liceo Classico XXV Aprile _ Pontedera


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