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soNOStato venerdì 16 febbraio 2018 ore 23:06

​Il Ferraris parla francese

ERASMUS: un progetto che ci sta insegnando ad essere indipendenti e responsabili, a migliorarci e a crescere, conoscendo nuove persone e realtà e luoghi differenti come quelli in cui un giorno dovremo vivere e lavorare.



IGLESIAS — “Non avrei mai immaginato di legare tantissimo con dei ragazzi mai visti prima.” E' stato il pensiero condiviso da tutti noi studenti dell'Istituto Professionale per l'Industria e l’Artigianato di Iglesias che abbiamo partecipato al progetto Erasmus, progetto che ci ha portato in Francia a conoscere attraverso uno scambio culturale le Lycèe hôtelier La Hotoie di Amiens, una scuola professionale che si caratterizza per la presenza di un ristorante didattico che permette agli studenti di fare continuamente pratica. Tra tutto ciò che si potrebbe dire di questo progetto abbiamo scelto di valorizzare l'Alternanza Scuola Lavoro (A.S/L), fondamentale per la nostra crescita professionale e la socializzazione, importante per la crescita personale: abbiamo così voluto fare chiarezza sul valore che tali aspetti hanno per noi. Durante il soggiorno ad Amiens, l'attività si è concentrata su visite guidate in azienda, una lezione in cucina sul foie gras e un giorno in laboratorio con i ragazzi francesi per la cena di Natale. Abbiamo visitato la Brasserie Charles e Vianney, dove c'è stata l'occasione di osservare come viene prodotta la birra del nord della Francia, con quali ingredienti e strumenti. Mentre alla Cioccolateria Les Chocolats de Nicholas abbiamo potuto gustare alcune specialità dolciarie locali e abbiamo parlato dell'arte della cioccolateria e pasticceria francesi. Nella cucina del ristorante didattico, con lo chef della classe che ha partecipato allo scambio, abbiamo preso parte ad una lezione sulla preparazione del foie gras, importantissima pietanza natalizia locale. Inoltre, sempre nel ristorante didattico, abbiamo lavorato fianco a fianco con i ragazzi francesi per la realizzazione della cena di Natale da servire agli ospiti dell'hotel, venendo a contatto così con nuovi sapori, metodi di lavorazione, nuove cotture e impiattamenti. I ragazzi francesi, ci hanno aiutato molto e ci hanno dimostrato come un rapporto diverso con la scuola può fare la differenza quando si tratta di lavorare. Loro fanno molti più stage di quanti sono previsti nelle scuole professionali italiane e la gestione del ristorante permette loro di crescere professionalmente. La nostra compagna Giorgia Palmas, intervistata al rientro dai compagni rimasti in Italia, ha dichiarato: “Sembra banale, ma in quei pochi giorni ho imparato ad arrangiarmi, a tollerare, a capire e parlare una lingua straniera. Abbiamo formato una piccola famiglia franco-italiana e siamo diventati un gruppo: interagire con i ragazzi è servito a migliorare il mio francese e le mie abilità in cucina. Anche se nei primi giorni ci sentivamo a disagio a causa della lingua, grazie al tempo passato con i ragazzi di Amiens, abbiamo preso confidenza con loro e con il francese". 

Al nostro ritorno abbiamo creato un gruppo su Whatsapp con i ragazzi francesi e riusciamo ad essere in contatto con la loro scuola tramite e-Twinning, condividendo i nostri progetti. Quando eravamo in Francia ci tenevamo in contatto con i nostri compagni e professori in Sardegna tramite Whatsapp, videochiamate e Facebook in cui pubblicavamo i momenti più importanti. Al nostro ritorno abbiamo fatto una presentazione su PowerPoint valorizzando l’esperienza di A.S/L, la scuola e l’Erasmus. Grazie a questo siamo pronti per accogliere i ragazzi francesi quando verranno in Italia. 

I progetti di questo tipo sono davvero molto importanti nella nostra formazione perché ci aiutano ad ampliare la mente, ad andare oltre gli stereotipi. Ci insegnano a essere indipendenti e responsabili, a migliorarci e crescere emotivamente, entrando in contatto con persone e realtà differenti dalla nostra. Ci danno l'opportunità di vedere uno scorcio del mondo nel quale un giorno dovremo vivere e lavorare.

Foto: Lorenzo Carta e Mattia Canè (laboratorio e macarons)

Roberto D’Addio e Michela Maccioni 

Classe 4A ENO – IPIA “G. Ferraris”, Iglesias, Sardegna


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