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NOScienza mercoledì 24 ottobre 2018 ore 22:33

Idroponica: chi sa cos'è?

SPECIALE DIDACTA. Da un Istituto Agrario di Roma una soluzione per chi vuole realizzare una coltura di ortaggi sul proprio terrazzo.



ROMA — Per una dieta più sana ed ecologicamente sostenibile, fondata su prodotti agricoli che si avvalgono del compost dei rifiuti alimentari come fertilizzante, ci hanno dichiarato Gian Lorenzo e Lorenzo, due studenti dell’Istituto Tecnico Agrario Garibaldi di Roma, ’'abbiamo realizzato Bios, un sistema di coltivazione verticale, che si chiama idroponica perché si basa sulla micro irrigazione”. Come? “Attraverso un sistema di tubi in cui sono inseriti i vasetti con le piante e in cui viene fatta scorrere l’acqua spinta da una pompa programmata da un timer.” Questa è la presentazione che gli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario forniscono del loro progetto, mentre presentano, al Didacta di Firenze, la loro realizzazione idroponica. Gli studenti che hanno partecipato alla realizzazione ci hanno dato ulteriori particolari di quel progetto, spiegandocene il funzionamento. Alla base del sistema di tubi è stato sistemato un capiente contenitore contenente la provvista d’acqua da utilizzare per irrigare le piante. L’acqua viene spinta nei tubi e viene purificata da frammenti di fertilizzante che possono rimanere durante il suo scorrimento. Le piante sono sistemate dentro dei vasetti in plastica contenenti del compost, con dei fori in prossimità della base per consentire di essere irrigati. L’acqua scorre in continuazione secondo il timer, grazie alle tubature sia laterali che verticali, tutte collegate fra di loro: l’acqua raggiunge il livello più alto e di lì scende giù, in basso, senza soluzione di continuità.“Ma non vediamo una presa di corrente: come fa questo sistema a funzionare senza corrente?'' chiediamo incuriosite. ‘’è semplice: abbiamo dotato il sistema di un pannello solare che carica una batteria (ce la mostra) che alimenta la pompa!’’. Al sistema sono state aggiunte delle luci led per riprodurre artificialmente la luce del sole e permettere così alle piante di crescere anche durante la notte. "Il sistema, concludono Lorenzo e GianLorenzo, è stato progettato affinché possa essere realizzato in un terrazzo di qualunque abitazione". E così in questo stand abbiamo appreso che si può risparmiare, riciclare e soprattutto mangiare sano anche a casa nostra!

Sara Sabatucci e Heba Bouker

Classe 3i Liceo Scientifico - Scienze Umane, San Miniato (PI)


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