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soNOSolidale mercoledì 18 luglio 2018 ore 23:38

​Uno chef stellato torna a scuola

All'Istituto Alberghiero “G.Matteotti” Sergio Lorenzi presenta il suo libro, tutto in inglese.



PISA — Oggi 18 luglio, all'Istituto Alberghiero “G.Matteotti”, lo chef pluripremiato Sergio Lorenzi ha tenuto davanti ad un folto pubblico di amici, colleghi ed estimatori la presentazione del suo nuovo libro "La tagliata" che segue, dopo 3 anni, l’altro suo successo editoriale: "La cucina di Sergio Lorenzi”. Entrambi sono raccolte di ricette che ripercorrono fasi della carriera del cuoco insieme a pagine autobiografiche e a numerose foto. La più grande differenza fra i due è la lingua. La Tagliata ha solo il titolo in italiano. Il testo è in inglese e con questa lingua l’autore si pone l'obiettivo di esportare le sue ricette di cucina italiana in tutto il mondo per renderle accessibili al maggior numero di persone possibili. Gli interventi degli ospiti presenti hanno voluto ricordare e omaggiare la sua carriera partendo proprio da questo aspetto: dal desiderio che è proprio della natura di Sergio di trasmettere sempre al maggior numero di persone, professionisti o semplici amatori della buona cucina, sia stranieri che italiani, la sua abilità in cucina senza le gelosie e l'invidia che tanto spesso si presentano fra coloro che esercitano la professione di chef. Ma Sergio è stato "maestro" non soltanto per gli operatori di questo mestiere, ma anche per i turisti e i semplici buongustai poiché con le sue attività ristorative a Pisa ha offerto alla città una cucina di alto livello, in una contesto in cui l'originalità e la qualità si stavano abbassando. Ma questo suo impegno purtroppo non sempre è stato ripagato equamente. Quando aprì il ristorante che portava il suo nome, negli anni '70, sul Lungarno Pacinotti, angolo Piazza Garibaldi, dovette affrontare diversi ostacoli quali la scarsità dei parcheggi, la poca disponibilità dell’amministrazione e perfino dei tassisti e, infine, le rivolte studentesche di quegli anni che presero di mira anche il suo locale, proprio perché era rinomato e non economico. Ma più ancora delle azioni studentesche lo danneggiarono il successivo clamore dei media che dissuasero la clientela dal tornare il quel ristorante nonostante che fosse “stellato”. Fu così che Lorenzi decise, pur con l’amaro in bocca, di chiudere la sua attività pisana. Qualche anno più tardi, per qualche tempo gestì un ristorante nel vicino comune di San Giuliano Terme

Durante la presentazione non è stata lodata soltanto la sua qualità come "maestro" di cucina, ma anche il suo spirito e la sua solidarietà: la dott.ssa Patrizia Falcone, Presidente (uscente) del Comitato Provinciale per l'UNICEF di Pisa, presente fra gli ospiti, ha tenuto a sottolineare che “Sergio” nel corso degli anni si è spesso reso disponibile ad affiancare l’attività dell’UNICEF e in occasione di questa edizione de “La Tagliata” ha disposto di devolvere il ricavato del libro all'azione dell'organismo internazionale volta a combattere la malnutrizione e la mortalità infantile che spera di eliminare entro il 2030. “Risultato questo, ha sottolineato la Past President Falcone, che passa tramite anche piccoli gesti come può essere una minima donazione, dato che i grandi obiettivi si raggiungono lavorando ogni giorno e strenuamente, mirando magari a traguardi più piccoli ma più realizzabili”. Alla fine della presentazione Lorenzi ha autografato i libri ed è stato offerto un aperitivo con salati e dolci all'altezza degli chef e degli illustri ospiti presenti, fra cui Alain Bonnefoit, un artista francese di cui Sergio era divenuto amico nei tempi in cui Alain esponeva le sue prime opere presso la Galleria Macchi, in Borgo Largo, a Pisa. 

Questo incontro mi ha fatto riflettere su quanto sia importante l'arte culinaria  nel nostro paese per la sua varietà e ricchezza uniche al mondo potendo contare su un territorio che offre un grandissimo numero di prodotti e di materie prime differenti oltre che grandi maestri come il nostro Sergio. I relatori hanno ricordato che spesso valutiamo solo il prezzo, senza preoccuparci della qualità, dimenticandoci quanto quest'ultima sia importante per la nostra salute e per valorizzare e salvaguardare l'ambiente. Come ha ricordato uno degli invitati, "non esistono Arti minori o maggiori, ma Artisti minori o maggiori" e la cucina deve essere certamente considerata pari alle altre forme d'arte come il cinema o il teatro. Perciò quando scegliamo un ristorante dovremmo usare lo stesso impegno e criterio con cui scegliamo uno spettacolo teatrale o un film. Nello stesso modo in cui per uno spettacolo basiamo la nostra scelta valutando trama e attori, così, nella scelta di un ristorante dovrebbero influire le valutazioni sia del menù ma anche dello chef e della sua esperienza. Almeno qualche volta, potendo, dovremmo cercare di non farci condizionare dal costo, considerando che oggi un buon pasto, non rappresentando più solo una necessità, può anche essere gustato e goduto come un momento artistico. 

Chiara Nardone, 4a Liceo Scientifico, Istituto Santa Caterina, Pisa


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