NOSnews giovedì 24 settembre 2020 ore 16:44
Ultima testimonianza di Liliana Segre a Rondine
La senatrice a vita ha confermato di voler interrompere la sua attività di testimone con un ultimo incontro con i giovani nella Cittadella della Pace
AREZZO — Saranno i giovani di Rondine Cittadella della Pace a raccogliere il patrimonio morale di Liliana Segre. La senatrice ha inviato un messaggio ai giovani toscani “Quando ho dovuto scegliere un luogo e un’occasione per congedarmi da un pezzo importante della mia vita, la stagione ormai trentennale della testimonianza della tragedia della Shoah in scuole e città di tutt’Italia, non ho avuto dubbi nello scegliere Rondine di Arezzo. La vostra esperienza di comunità e di confronto fra diversi è infatti l’esatto contrario dalla ‘logica’ del lager, che era quella della criminalizzazione dell’Altro e del suo sterminio. L’iniziativa del 9 ottobre presso la Cittadella della Pace segnerà quindi un ideale passaggio di testimone fra la mia lunga esperienza di testimonianza e di memoria storica e la vostra pratica di studio e di confronto fra già nemici che si conoscono, dialogano e si formano nei valori della pace e della convivenza. Ci vediamo venerdì 9 ottobre alla Cittadella della Pace!”.
Nell’antico borgo medioevale di Rondine ad Arezzo, sede dell’organizzazione internazionale impegnata da oltre vent’anni nella riduzione dei conflitti, la senatrice a vita consegnerà loro il testimone quali rappresentanti ideali di tutti i giovani italiani e del mondo perché proseguano e diffondano il suo messaggio di pace e superamento dell’odio. Lo storico evento era stato inizialmente programmato per lo scorso giugno presso lo stadio di Arezzo alla presenza di migliaia di persone. A causa della diffusione del Covid-19, però, l’appuntamento è stato rimandato, ma compatibilmente con le condizioni di salute della senatrice a vita, è stato riprogrammato all’interno della Cittadella della Pace, ad Arezzo.
Ai giovani, fisicamente e virtualmente riuniti nella piccola Cittadella, a quelli vittime di guerre e conflitti che ogni giorno la vivono, agli studenti italiani all’inizio di un percorso di studio o di lavoro che si preannuncia difficile, la Segre rinnoverà il dono della sua testimonianza di sopravvissuta alla Shoah, chiedendo loro di trasformare la memoria in un futuro senza odio e violenza, di esercitare la stessa scelta di libertà che lei fece rinunciando a vendicarsi con il suo aguzzino, di non perdere mai la propria umanità.
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